Conoscere come tutelare la propria reputazione on line può rivelarsi fondamentale per chi utilizza il web per la propria attività o professione.
L’esercizio del diritto all’oblio, oggi previsto dall’art. 17 del Regolamento Europeo della Privacy, consente appunto di impedire che la nostra persona sia costantemente associata on line ad informazioni negative (anche se veritiere), non fondate o non corrette, ma che siano del tutto superate.
Trattasi di un’estensione del diritto alla riservatezza, riconosciuto dalla nostra Costituzione all’art. 2, che tuttavia va in taluni casi bilanciato con il diritto di cronaca ed, in generale, con il diritto all’informazione, parimenti riconosciuto dalla nostra Carta costituzionale all’art. 21.
In attesa del pronunciamento delle Sezioni Unite della Cassazione, chiamate a fornire criteri univoci per determinare i confini tra oblio e cronaca giudiziaria, ecco una mia breve analisi su Costozero Magazine dello “stato dell’arte” anche in UE sul tema.